Conferenza n.56 del 9 novembre 2012
RIASSUNTO Sposala e muori per lei
GLI INSOSTITUIBILI RUOLI DI PADRE E DI MADRE
Venerdì 9 novembre 2012, alla 56° conferenza del Centro Culturale "Amici del Timone" di Staggia Senese, Costanza Miriano, giornalista del Tg3, ha presentato il suo nuovo libro "Sposala e muori per lei. Uomini veri per donne senza paura", seguito del grande successo "Sposati e sii sottomessa". Finalmente una persona capace di ridare positività al matrimonio, di dare una scossa al mondo contemporaneo in cui ormai spadroneggiano soltanto frasi del tipo "il matrimonio è la tomba dell'amore", o, "abbiamo divorziato per incompatibilità di carattere", come se esistessero un uomo e una donna perfettamente compatibili.
Costanza, con molta semplicità, mostra come uomini e donne siano diversi ma complementari e come all'interno del matrimonio si possa giungere alla felicità. Basta impegnarsi: ad esempio noi donne possiamo sforzarci di abbandonare la nostra tendenza all'ipercontrollo e al dominio che mette in crisi l'uomo, e l'uomo deve impegnarsi a lasciare il suo egoismo che lo attrae verso le comodità, piuttosto che renderlo pronto a dare la vita per la moglie e la famiglia.
Ad introdurre la serata era presente Padre Giorgio Carbone, docente di bioetica e teologia morale alla Facoltà di Teologia dell'Emilia-Romagna e direttore delle Edizioni Studio Domenicano, il quale ha spiegato molto bene le cause che stanno all'origine della crisi del matrimonio.
Una prima causa è la convinzione acriticamente accettata che siamo frutto del caso: l'amore viene spesso chiamato colpo di fulmine o cotta, come se fosse il risultato di un incontro fortuito. Se il motivo dell'amore è soltanto casuale, l'amore non avrebbe senso, quindi neanche il matrimonio ne avrebbe. L'essere umano infatti non può vivere senza un senso; tutto il nostro intelletto è predisposto all'atto del pensare, che significa mettere in relazione le realtà esistenti. Ma se l'incontro con la persona che amiamo è avvenuto a caso, vivremo tutta la nostra vita a caso, compreso l'eventuale matrimonio. Vivendo a caso non si riuscirà mai a sopportare il dolore, quindi neppure le sofferenze che inevitabilmente ci saranno, anche con il coniuge. Se invece consideriamo l'amore come frutto di un progetto, tutta la nostra vita cercherà di esservi in sintonia e vivremo le difficoltà con il coniuge dandovi un senso e riuscendo così a superarle.
È chiaro che se consideriamo il matrimonio come frutto del caso, crederemo anche che dopo il matrimonio c'è il nulla e vivremo tutta la nostra vita come se andasse verso il nulla; mentre se consideriamo il matrimonio una meta verso la pienezza e la felicità eterne, questa pienezza sarà già ora presente fra gli sposi.
Un terzo dilemma, cioè una questione che ammette solo due soluzioni contrapposte, riguarda se ciò che conta all'interno del matrimonio sia solo ciò che è misurabile, cioè visibile, o anche l'invisibile. Nel primo caso dovremmo essere pronti ad esplorare tutta la realtà che ci circonda per dimostrare che l'invisibile non esiste e ciò sarebbe possibile solo ad un essere onnisciente. Ma se crediamo anche in ciò che non è visibile e misurabile, siamo pronti ad accettare perfino qualcosa che ci supera: il mistero. Infatti, non conosciamo con chiarezza il progetto ultimo della nostra vita matrimoniale, siamo insufficienti a dare delle risposte, ma l'unica ipotesi ragionevole è quella di fidarsi di un disegno superiore alle nostre capacità percettive e intellettive. È come nel caso di un incendio di un palazzo molto alto; un uomo è rimasto intrappolato al quarto piano e guardando giù dalla finestra non vede nient'altro che il fumo, ma sente una voce che gli grida: "C'è il telone, buttati!" Saranno davvero i pompieri? E ci sarà davvero il telone? In quel caso buttarsi non è facile, né è la condizione più comoda, ma è l'unica possibilità ragionevole. Allo stesso modo Dio ci chiede di fidarsi di Lui. Egli ci ha creati donando un senso alla nostra vita e quindi anche il matrimonio è regolato da un progetto che Lui ha su di noi. Non è facile, come nel caso dell'incendio, ma è l'unica via ragionevole. Il nostro telone è la Rivelazione di Dio: in tutta la Sacra Scrittura Dio ci parla dell'amore fra un uomo e una donna. Nella Genesi la complementarietà fra uomo e donna è il riflesso dell'amore trinitario; nell'Apocalisse le nozze tra Cristo e la Chiesa, sua sposa, prefigurano la pienezza dell'amore che sarà solo in Paradiso.
L'altro fattore di crisi del matrimonio è l'interscambiabilità dei ruoli fra maschio e femmina e poi fra papà e mamma. Ciò è la risultanza delle teorie del genere, nate negli anni '60, che mirano all'abolizione delle differenze di sesso, anche quelle più evidenti, come quelle biologiche, somatiche e genetiche, in favore di una scelta libera. Sostengono che il sesso deve poter essere scelto dall'individuo esattamente come si sceglie di che colore vestirsi. E così si deve poter scegliere il proprio orientamento sessuale, etero, omo, transessuale, o addirittura tutti e tre nel corso di una sola vita… Ecco perché questa teoria non riconosce la specificità dell'essere maschio e femmina, che pur è evidente anche nei comportamenti dei bambini molto piccoli. Mira all'abolizione dei ruoli all'interno del matrimonio, dei termini come mamma e papà, da sostituire con genitore 1 e genitore 2, dato anche che i genitori potrebbero essere dello stesso sesso. Lo scopo ultimo è la disgregazione della famiglia, all'interno della quale si trasmettono dei valori, si dona protezione e si impara a tessere relazioni, perché si sa che un individuo "atomizzato", cioè che vive da solo senza relazioni significative e quindi incapace di relazionarsi è più facilmente predisposto alla manipolazione. Tale modo di pensare è inoltre appoggiato anche da certe multinazionali per scopi puramente commerciali: è studiato che 100 single consumano molto di più di 100 persone che compongono 60 famiglie. Verranno acquistate infatti 100 case, 100 frigoriferi, 100 lavatrici ecc. anziché solo 60.
Scardinare questa ideologia che si sta insinuando nel mondo moderno, è possibile: parola di Costanza Miriano. Non dobbiamo far altro, sostiene l'autrice del libro presentato a Staggia, che riscoprire le differenze fra maschio e femmina e smettere di considerarle un limite perché invece sono una vera ricchezza. Ci donano la possibilità di creare una realtà ben ordinata: la famiglia, all'interno della quale educare dei figli all'amore. Se prendiamo atto di queste differenze saremo più capaci di smussarle e venirci incontro. La donna imparerà che non sposa un uomo per poi formattarlo a suo piacimento, ma per accettarlo ed accoglierlo con i suoi atteggiamenti tipicamente maschili. Così l'uomo capirà che deve essere una guida amorevole e sicura per la sua donna che ha bisogno di protezione e certezze. Egli è il più idoneo a prendere le decisioni con lucidità perché meno impulsivo e più calcolatore, così sarà suo il ruolo di capofamiglia, una responsabilità che lo renderebbe davvero virile, da cui l'uomo moderno fugge, perché implica il sacrificio della propria vita. Costanza mostra nel suo libro come sia un compito della donna quello di tirar fuori dall'uomo questa sua virilità, facendolo sentire accolto, dandogli spazio e fiducia, perché è tipica delle donne la capacità di adattarsi, portare su di sé pesi e plasmare con pazienza.
Con la Grazia di Dio noi sposi cristiani possiamo mostrare la bellezza del matrimonio e la gioia che ne può scaturire, seppure in mezzo alle difficoltà normali della vita. Con un po' di impegno il matrimonio può trasformarsi da tomba dell'amore al rifiorire dell'amore, che con l'unione stabile del sacramento viene ogni giorno alimentato e raggiunge le vette più alte.
VIDEO Intervista a Costanza Miriano su Tg3Web
LA BELLEZZA DEL MATRIMONIO E' SCRITTA NEL CUORE DI OGNI UOMO E DI OGNI DONNA
ARTICOLO Suggerimenti alle mogli su come rendere virile il proprio uomo
I libri di Costanza Miriano non sono un consiglio ma un augurio. Spesso gli amici mi chiedono di consigliare loro quello che definiscono un "buon libro", mettendomi in imbarazzo perché ognuno ha i suoi gusti e i miei non sono esattamente quelli correnti: non leggo gialli né sfumature né amici di Fabio Fazio. Ma quando ho la ventura di incappare in un "libro buono" (cambiando posizione all'aggettivo cambia tutto, fateci caso) non mi limito a suggerirlo pacatamente e mi spingo fino ad augurarlo di cuore. Auguro a tutti i lettori, uomini e donne, di leggere "Sposala e muori per lei" (Sonzogno).
E di incontrare persone che lo abbiano letto: sono pagine di una saggezza e di una dolcezza contagiose e chiunque, in un mondo infestato da saccenti-competitivi, vorrebbe avere al proprio fianco qualcuno che sia al contempo saggio e dolce.
Intervistare l'autrice, manco a dirlo, è un piacere.
IL TITOLO DEL LIBRO LO FA SUPPORRE DEDICATO AGLI UOMINI MA NON TEMI CHE ALLA FINE SARÀ LETTO SOLO DALLE DONNE? A NOI MASCHIETTI L'ESALTAZIONE DEL MATRIMONIO TURBA.
Agli uomini non piace parlare di sentimenti. Sono concreti, parlano per comunicare informazioni, non per discettare, sfogarsi o spaccare il capello come facciamo noi. Io vi amo proprio per questo. Ma che agli uomini non interessi l'amore eterno non lo credo. Se la donna rende lo stare vicino a lei un paradiso l'uomo non se ne stanca mai.
ANCHE PER QUESTO SECONDO LIBRO HAI SCELTO COME TITOLISTA SAN PAOLO, MA PERFINO LE CATTOLICHE PIÙ PRATICANTI NON NE VOGLIONO SAPERE DELLA LETTERA AGLI EFESINI E DEL SUO INVITO ALLA SOTTOMISSIONE FEMMINILE.
San Paolo lo capisce solo chi capisce il battesimo, che è sostanzialmente far morire la nostra umanità per far agire la grazia, farsi piccoli, lasciarsi trasformare da Dio. È il mistero grande di Cristo che muore per la Chiesa. Perché doveva morire anziché venire comodo comodo, su un trono scintillante? Se uno non capisce questo non capisce niente di san Paolo e si offende a sentir parlare di sottomissione.
COSA RISPONDI A CHI, IGNORANTE DI ANTICO TESTAMENTO, TI ACCUSA DI UNA VISIONE CORANICA DELLA DONNA?
Confesso: non so quasi niente del Corano, e non mi interessa. Se però ti riferisci a una donna priva di libertà dico che la differenza sta proprio nella libertà. La Verità vi farà liberi. La Bibbia ci dice la verità su di noi. La verità della donna è che è bello per lei scegliere di obbedire a qualcuno che stima, quando appunto è una scelta. La pacifica, la rende felice. E l'uomo a cui lei obbedisce, poi, dà la vita per lei. Non c'entra niente con la logica di chi comanda: è un fare a gara nello spendersi.
IL LIBRO PRECEDENTE ("SPOSATI E SII SOTTOMESSA", VALLECCHI) PIÙ CHE UNA QUESTIONE DI COPIE È STATA UNA QUESTIONE DI COPPIE. E' VERO CHE HA SALVATO MATRIMONI?
E' vero, diverse persone mi hanno scritto che il loro matrimonio ha cambiato marcia. Quando la donna si arrende cade la barriera del sospetto reciproco e si entra in una dinamica tutta nuova. Ci sono donne che avevano portato le carte dall'avvocato e poi leggendo il mio libro hanno fermato tutto.
E COL NUOVO LIBRO QUALI RISULTATI SPERI DI OTTENERE?
Mi piacerebbe che le donne convinte dal primo a essere accoglienti riescano a dire ai propri uomini come essere virili. Siccome gli uomini non ascoltano i predicozzi delle donne, c'è solo un modo per far arrivare il messaggio: mostrarsi belle, lasciarsi inseguire con la propria bellezza. Per gli uomini stare vicino a noi dev'essere piacevole e così, senza richieste, prediche, musi, scenate, si compiranno i nostri desideri. Anche se il come e il quando non possiamo deciderlo noi perché non siamo noi gli arbitri della realtà.
C'È UN CAPITOLO INTITOLATO "COS'È DAVVERO LA VIRILITÀ". AL LETTORE MASCHIO, OVVIAMENTE INTERESSATISSIMO ALL'ARGOMENTO, PUOI SINTETIZZARLO IN DUE RIGHE?
La virilità è la capacità che deve avere l'uomo di prendere su di sé i colpi della vita, a difesa di coloro che gli sono affidati. È la capacità di morire a sé stesso per far vivere gli altri. Il massimo della virilità è Gesù.
NEL LIBRO PARLI DELLE "PERSONE CHE TENGONO LA MAGLIETTA MACCHIATA PER STARE IN CASA, INVECE DI RISERVARE AL MARITO, ALLA MOGLIE, LA PARTE MIGLIORE DI SÉ". E' UNA CRITICA ALLA SCIATTERIA?
Sì, sono una profonda sostenitrice della cattolicità del reggicalze.
PUOI RIASSUMERE LA TUA IDEA DI "AMORE ACCOGLIENTE" CHE TANTO MI PIACE? COME DEV'ESSERE L'AMORE DELLA DONNA?
La donna deve prima di tutto resistere alla tentazione di dire all'uomo come deve essere. Non deve fare la maestrina, criticarlo o cercare di formattarlo. Deve lealmente fidarsi di lui e del suo sguardo virile sul mondo. E se proprio vuole fargli arrivare un messaggio deve trovare il modo di parlare con la vita, e di essere talmente dolce e sorridente e solida (non una bambina che fa i capricci o mette i musi) da far venire all'uomo la voglia di seguirla.
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